Ieri (23 giugno 2022) è uscito il seguente comunicato stampa , che segue il provvedimento del 9 Giugno in cui viene intimato al titolare di un sito web di adeguarsi in quanto non è lecito il tracciamento degli Analytics effettuato mediante Google Analytics (GA).
Invitando i nostri clienti a chiedere un approfondimento legale dell’avvenimento, vorremmo dare, a caldo, la nostra prima interpretazione e un accenno alle azioni che ne conseguiranno nei prossimi mesi.
Nethics sta da diversi mesi studiando soluzioni “alternative” al trasferimento dei dati degli IP negli USA, che rappresenta il motivo, probabilmente temporaneo in attesa di un accordo esecutivo del privacy shield 2.0 Europa/America, del provvedimento di cui sopra.
Certo è che Google Analytics attuale, propriamente chiamato nella versione attuale Universal Analytics, è la soluzione che attualmente ha una quota di mercato dell’85,4% nei migliori 10 milioni di siti: ad oggi (a causa dell’annullamento del privacy shiled) non rispecchia più gli standard italiani. In realtà dal 2021 è uscita la versione Google Analytics 4 che sostituirà gli UA: è proprio in tale direzione che ci stiamo muovendo per valutarne la piena compatibilità con le leggi italiane/europee.
Nei prossimi mesi Nethics contatterà i propri clienti singolarmente per prendere la decisione su come affrontare questa tematica, fornendo il proprio consiglio tecnico anche a seguito della risposta che ci attendiamo da Google stessa.
Il focus adesso è su Google Analytics, ma ci sono molti altri strumenti che potenzialmente trasmettono dati fuori Europa pur rappresentando lo standard con il quale molti siti sono realizzati. La privacy e la sicurezza informatica rendono la gestione dei siti web sempre più complessa: vi invitiamo quindi a non allarmarsi per questa specifica “bomba”, ma nemmeno a sottovalutare questi aspetti.