L’accessibilità web consiste nel rendere i sistemi informatici in grado di offrire servizi e informazioni a tutti gli utenti, senza escludere nessuno per motivi di disabilità. Questo significa che le persone con disabilità devono poter usare le tecnologie assistive o le configurazioni personalizzate che necessitano per fruire dei contenuti web. Questa definizione di accessibilità web è contenuta nell’art. 2 della Legge Stanca .
Il Decreto Legge 76/2020 ha ampliato la portata di alcuni vincoli già contemplati dalla Legge 4/2004 per le pubbliche amministrazioni, estendendoli anche ai soggetti che privati. Questa normativa si applica alle aziende che, nei precedenti tre anni di attività, hanno registrato un fatturato medio superiore a cinquecento milioni di euro.
La mancata conformità agli obblighi normativi può risultare nella comminazione di una sanzione amministrativa, il cui valore massimo è pari al 5% del fatturato dell’anno precedente.
SCADENZE:
Le scadenze per rendere un sito web accessibile sono definite dal decreto legislativo che ha recepito lo European Accessibility Act (EAA) e variano in base alla natura dell’ente o dell’azienda. Di seguito, un riassunto delle principali scadenze:
- 23 giugno 2020: Le pubbliche amministrazioni devono aver reso il loro sito web accessibile e pubblicato la dichiarazione di accessibilità da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGiD).
- 5 novembre 2022: I soggetti erogatori con un fatturato medio superiore a 500 milioni di euro devono conformarsi alle norme sull’accessibilità web.
- 23 settembre 2022: I soggetti erogatori devono depositare la prima dichiarazione di accessibilità presso l’AGiD.
- 28 giugno 2025: TUTTE LE IMPRESE PRIVATE SONO TENUTE A RENDERE I LORO SITI WEB PIENAMENTE ACCESSIBILI ENTRO QUESTA DATA.
OBBLIGHI
- Rendere il sito massimamente accessibile
- È obbligatorio pubblicare una dichiarazione di accessibilità sul sito web, accessibile attraverso un link nel footer.
- La dichiarazione indica lo stato di accessibilità del sito e deve essere aggiornata periodicamente.
- L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGiD) ha pubblicato un modello da seguire per la realizzazione della dichiarazione.
Come capire se il proprio sito web è accessibile?
Per valutare l’accessibilità del proprio sito web, è possibile seguire alcune linee guida e utilizzare strumenti specifici.
- Conoscenza delle Linee Guida sull’Accessibilità Web (WCAG): Familiarizzati con le Linee Guida sull’Accessibilità Web (WCAG), sviluppate dal World Wide Web Consortium (W3C). Attualmente, la versione WCAG 2.1 è la più recente e offre criteri dettagliati su come rendere un sito web accessibile.
- Strumenti di Valutazione dell’Accessibilità: Utilizzare strumenti online che valutano l’accessibilità del sito web. Alcuni esempi includono il validatore HTML del W3C, il validatore CSS, e strumenti specifici per l’accessibilità come ad esempio Wave o MAUVE o Google Lighthouse.
- Test con Utenti con Disabilità: coinvolgere utenti con disabilità nel test: questo fornisce feedback diretto sull’usabilità del sito da parte di coloro che possono incontrare sfide di accessibilità, che sono circa il 15% della popolazione: non solo i ciechi totali che utilizzano browser di sintesi vocale, ma anche daltonici, ipovedenti, sordi, chi soffre di disturbi muscolari, dislessia, etc..
- Verifica della Navigabilità tramite tastiera: assicurarsi che tutte le funzionalità del sito siano navigabili utilizzando solo la tastiera. Questo è cruciale per gli utenti che non possono utilizzare un mouse.
- Contrasto dei Colori: assicurarsi che il contrasto tra testo e sfondo sia sufficiente per garantire una buona leggibilità, conformemente alle linee guida sull’accessibilità. Si trovano ad esempio tool online: https://www.tpgi.com/color-contrast-checker/
- Contenuto Alternativo per Media Non Testuali: le immagini fornite con testo alternativo appropriato per coloro che utilizzano lettori di schermo.
- Compatibilità con Tecnologie Assistive: verificare che il sito web sia compatibile con tecnologie assistive come lettori di schermo, tastiere alternative e software di ingrandimento.
- Aggiornamento Periodico: mantenere il sito web accessibile attraverso aggiornamenti periodici. La tecnologia e le normative possono cambiare, quindi è importante rimanere informati e apportare le modifiche necessarie.
- Altre cure e attenzioni al codice come ad esempio evitare: basso contrasto nel titolo, impaginazione giustificata, mancanza di suddivisione nei paragrafi, mancanza di sottotitoli, interlinea troppo ridotta, PDF non da scansioni. Usare sempre invece ancore per i link e attributi “title”, uso di tag H1 – H2 – H3, , tag ALT per le immagini, breadbrumbs per la navigazione, scorciatoie da tastiera.
UN ESEMPIO:
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Riferimenti legislativi:
- Legge Stanca: È la legge italiana che regola l’accessibilità web, emanata nel 2004 e aggiornata nel tempo.
- Le Linee guida per l’accessibilità dei contenuti Web (WCAG) 2.0 (w3.org) . note come WCAG, sono pubblicate dal WAI, un’iniziativa del W3C, l’organismo che definisce gli standard del web. Queste linee guida aiutano gli sviluppatori a creare e valutare siti Web che possano essere usati da tutti gli utenti, anche quelli con disabilità o con dispositivi limitati, come i cellulari.
- Direttive europee: la n. 2102 del 2016 e la n. 882 del 2019, conosciuta come Si applicano ai siti web e alle app mobili delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti privati che offrono servizi pubblici essenziali o di interesse generale. Introducono anche l’obbligo di pubblicare una dichiarazione di accessibilità.